giovedì 17 maggio 2012

STORIA

Nel 1901 Vittorio Emanuele III nomino zanardelli presidente del consiglio.Lo affincava,come ministro degli interni Giovanni Giolitti.Era l'inizio dell' età giollittiana,che durò dal 1901 al 1914.
Giolitti affrontò i problemi che l'italia aveva di fronte con grande intelligenza, ma anche senza scrupoli.Celebre è, ad esempio, la condanna pronunciata nei suoi confronti da un grande storico, Gaetano Salvemini, che lo defini' "ministro della malavita".L'età giolittiana coincise con con il decollo della rivoluzione industriale in italia,grazie ai prestiti delle banche nacquero nuove grandi aziende.Il protezionismo introdotto nel 1887,difese le industrie della concorrenza dei prodotti stranieri.i progressi più evidenti si registrarono nell'industria elettrica,siderurgica e meccanica presente soprattutto nel "triangolo industriale"formato da Milano,Torino e Genova.Nel settore automobilistico si affermarono la FIAT,la Lancia e l'Alfa Romeo.I segni più evidenti si questo sviluppo si videro nelle città:l'illuminazione,i trasporti urbani e i servizi pubblici mutarono il modo di vivere della gente.tutto ciò però non tocco il meridione d'Italia,dove non ci fu alcuna rivoluzione industriale.Per molti Italiani l'unica soluzione rimase ancora l'emigrazione.
Giolitti aveva di fronte un itali divisa in 2.Il nord aveva conosciuto la rivoluzione industriale,e questo significava grandi sviluppi,ma comportava anche molti problemi.Gli operai,che sempre più numerosi venivano assunti nelle industrie presero a protestare:
- Perchè il loro stipendio era troppo basso;
- per il modo di lavorare,molto spesso pericoloso;
- per l'orario di lavoro troppo lungo.
Dalle proteste ben presto si passo agli scioperi,fino allo sciopero generale.
Il sud invece era povero e arretrato,legato alla tradizione e in molti casi anche alla clientela,cioè favori concessi dai politici in cambio di voti.Giolitti,da un uomo pratico qual era,si comportò di  conseguenza.
La politica di Giiolitti venne chiamata del "doppio volto":un volto aperto e democratico nell'affrontare i problemi del nord;un volto senza scrupoli e corrotto nel trarre vantaggio dalle situazione del sud.
Infatti,per quando riguarda il nord,intervenne nelle questioni poste dai lavoratori delle industrie con grande saggezza:
- Non impedi' gli scioperi,ma fece in modo che si svolgessero in modo civile e sotto controllo dell'autorita;
- Migliorò le norme che regolavano il lavoro;
- Ricostrui la cassa nazionale per l'invalidità e la vecchiaia dei lavoratori;
- tutelò la maternità alle donne lavoratrici.
Per quando riguarda il sud invece,sfruttò la situazione.Facendo ricorso hai prefetti,cioè ai rappresentanti del Goveno,controllò le elezioni politiche.infatti,i prefetti aiutano gli uomini politici legati a giolitti a essere eletti in parlamento.  

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